Storia sull’importanza della profilazione delle liste
C’era una volta un contadino che aveva due figli, Aldo ed Ettore.

Cosa insegna la storia dei due figli del contadino sulla profilazione delle liste nel telemarketing?
La famiglia del contadino possedeva enormi appezzamenti di terreno, tutti coltivati con diversi tipi di frutta. I terreni producevano ogni anno tantissimi frutti, e questa attività aveva dato da mangiare alla loro famiglia da molte generazioni.
Quando passò a miglior vita, il contadino lasciò a sua volta in eredità i terreni ai suoi due figli, in parti uguali.
Da quel momento i due fratelli cominciarono a gestire le rispettive proprietà in modo diverso.
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1° anno
Il primo anno Aldo raccolse dal primo dei suoi terreni i frutti di stagione, e li vendette al mercato. Poi si mise ad aspettare la stagione successiva, preparandosi per la raccolta dei frutti sugli altri terreni.
Ettore raccolse anche lui i frutti di stagione dal primo dei suoi terreni, e anche lui li vendette al mercato, allo stesso prezzo del fratello.
Poi, mentre aspettava la stagione successiva, già che era più scarico di lavoro ne approfittò per piantare nuovi semi nel terreno che gli aveva appena dato i frutti, passò del fertilizzante, tolse qualche erbaccia, potò qualche ramo qua e là, ed eliminò le piante secche.
Di mese in mese, di stagione in stagione, i due fratelli continuarono a comportarsi rispettivamente nei due diversi modi.
Alla fine del primo anno, Aldo aveva fatturato 10.000 sesterzi. E siccome non aveva speso niente per la manutenzione dei terreni, si ritrovò con un guadagno netto in banca di 10.000 sesterzi.
Ettore, invece, pur avendo fatturato anche lui 10.000 sesterzi, se ne ritrovò in tasca solo 8.000, perché ne aveva spesi 2.000 per acquistare le nuove sementi, il fertilizzante, e la benzina del trattore.
Bilancio di Aldo alla fine del primo anno: Fatturato 10.000 – Costi 0 = Margine 10.000.
Stato patrimoniale di Aldo alla fine del primo anno: 10.000 Sesterzi.
Bilancio di Ettore alla fine del primo anno: Fatturato 10.000 – Costi 2.000 = Margine 8.000.
Stato patrimoniale di Ettore alla fine del primo anno: 8.000 Sesterzi.
Venne il nuovo anno.
2° anno
Aldo alla fine del secondo anno fatturò 8.000 sesterzi.
Tutti i terreni avevano infatti dato meno frutti dell’anno precedente, circa un 20% in meno. Aldo non se ne preoccupò più di tanto, pensando che fosse una circostanza casuale, dovuta al maltempo.
Anche quest’anno oltretutto non aveva speso niente per la manutenzione, e fu quindi comunque contento, perché in due anni aveva guadagnato la bellezza di 18.000 sesterzi.
Ettore quell’anno fatturò invece 11.000 sesterzi.
I suoi terreni infatti avevano prodotto più dell’anno precedente, malgrado le condizioni climatiche.
E anche il suo guadagno fu superiore all’anno prima, ovvero 9.000 sesterzi, perché la manutenzione gli costò come l’anno prima, in quanto i suoi terreni erano abbastanza in ordine.
Bilancio di Aldo alla fine del secondo anno: Fatturato 8.000 – Costi 0 = Margine 8.000.
Stato patrimoniale di Aldo alla fine del secondo anno: 10.000+8.000 = 18.000 Sesterzi.
Bilancio di Ettore alla fine del secondo anno: Fatturato 11.000 – Costi 2.000 = Margine 9.000.
Stato patrimoniale di Ettore alla fine del secondo anno: 8.000+9.000 = 17.000 Sesterzi.
Il terzo anno successe una cosa strana.
3° anno
Aldo durante il terzo anno fatturò solo 6.000 sesterzi.
I suoi terreni avevano infatti prodotto un altro 25% in meno dell’anno prima.
Aldo pensò tra sé e sé: “meno male che anche quest’anno non ho speso niente per la manutenzione, altrimenti mi sarebbe rimasto in tasca proprio poco…”.
Per Ettore invece il terzo anno fu un anno record: i suoi terreni diedero ancora più frutti, e lui fatturò addirittura 13.000 sesterzi, e dedotte le spese di manutenzione dei terreni fece un margine di 11.000 sesterzi.
Bilancio di Aldo nel terzo anno: Fatturato 6.000 – Costi 0 = Margine 6.000.
Stato patrimoniale di Aldo alla fine del terzo anno: 10.000+8.000+6.000 = 24.000 Sesterzi
Bilancio di Ettore nel terzo anno: Fatturato 12.000 – Costi 2.000 = Margine 10.000.
Stato patrimoniale di Ettore alla fine del terzo anno: 8.000+9.000+10.000 = 27.000 Sesterzi.
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La morale è chiara: le liste sono i tuoi terreni.
Senza un’adeguata manutenzione, ogni lista perde ogni anno un 20%-25% del suo potenziale.
Se non la alimenti, se non fai un continuo aggiornamento, se non investi per profilarla costantemente, la lista di inaridisce e così pure le tue potenzialità di fatturato su quella lista.
Sia che tu abbia già un database aziendale, sia che tu debba investire per comprarlo, ricordati che dovrai poi manutenerlo, se vuoi che renda sempre di più negli anni.
Spremerlo per ottenere gli appuntamenti, senza manutenerlo, significa comportarsi come Aldo.
La continua profilazione e qualificazione delle liste è invece il viatico per raccogliere ogni anno frutti copiosi, come ha saputo fare Ettore.
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