Leggo in Linkedin questo post:
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Un cliente mi chiede consiglio per fare un sito di ecommerce integrato col gestionale, magazzino, foto di centinaia/migliaia di articoli, intregrazione sui social, promozione etc. Io gli prospetto dovrà investire una bella somma, mi guarda con muso lungo e deluso e mi presenta tutto fiero sto “popò” di preventivo… Che gli avrei dovuto dire?
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Specchio dei tempi.
E’ vero che il servizio non si vede, non si tocca, e non si può mettere in vetrina (tranne che nel quartiere a luci rosse di Amsterdam)…
… ma è anche vero in Italia manca completamente la cultura del servizio.
Nel caso specifico, non so sia più biasimevole il fornitore che svende il suo servizio, oppure il cliente che crede di poter andare sulla luna pagando un biglietto del tram.
Se Harry Beckwitt, autore di “Vendere l’invisibile”, fosse nato qui da noi, anziché diventare un autore di successo gli sarebbe venuto un tale esaurimento nervoso da finire ospite fisso del reparto di Neurologia del Fatebenefratelli. Altro che diventare famoso scrivendo un best-seller…
Comunque nel suo bel libro ricorda un piccolo grande trucco riportato da Teodore Levitt. Il concetto è questo:
Quando entri in una camera d’albergo, hai la percezione che il servizio sia impeccabile perché trovi i bicchieri sigillati e il water sigillato. La direzione dell’albergo usa dei simboli di qualità per generare nel cliente la percezione di qualità.
E’ uno spunto interessante.
Tu quali simboli di qualità stai utilizzando in questo momento per generare nei tuoi clienti una percezione di qualità?
Se nella tua attività non puoi usare bicchieri sigillati e water sterilizzato, cos’altro?
Una certificazione?
Delle referenze?
Una case history?
I testimonial di qualche cliente?
Oppure?
Riflettici.
Noi per esempio come simboli di qualità usiamo le nostre referenze, visto che pochi possono vantare questo livello di collaborazioni.
Poi, quando incontriamo i potenziali clienti, gli raccontiamo dal vivo qualche applicazione pratica di altri clienti in condizioni simili alla sua.
E soprattutto utilizziamo pressoché ogni giorno i “contenuti”, che veicoliamo tramite queste email e nel nostro blog.
Ma ripeto la domanda: tu cosa usi già adesso, e cos’altro potresti usare?
Ti piacerebbe ad esempio creare dei contenuti con lo stile dei nostri, che ti differenzino, ti posizionino, e generino nei tuoi prospect la percezione di qualità superiore?
Dei contenuti così possiamo scriverteli noi.
Per maggiori informazioni contattaci qui
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