Fantastico. Ne voglio una anche qui! Prendi l’auto, vai in palestra, e non muovi nemmeno un muscolo tranne che in spogliatoio mentre ti cambi.

Leggendo meglio ho poi capito che si tratta di normali centri fitness che offrono corsi di meditazione e simili per venire incontro alla nuova domanda da parte di persone stressate.
Eppure quando ho visto il titolo dell’articolo ho cliccato subito, incuriosito.
E così facendo ho dimostrato a me stesso una cosa che chi fa pubblicità conosce bene:
Tutto. Subito. Senza sforzo.
E’ da questa debolezza dell’animo umano che nasce un fiorire di pubblicità più o meno contaballe, del tipo:
– dimagrisci in 7 giorni mangiando come un bufalo
– diventa ricco online in 30 giorni con due click
– in forma entro sabato senza muovere un muscolo
– ecc.
Ora, finché si tratta di agganciare il cliente, tutto ok.
Poi però l’importante è rimettere i puntini sulle i per evitare di scivolare dal birichino contaballismo alla pubblicità ingannevole, indispettendo il cliente.
L’amo insomma ha funzionato. Ma se il prospect si accorge che sei un ciarlatano si toglie l’amo di bocca, scappa via, e non lo rivedrai mai più.
E questo vale sia per i consumatori privati che per i decision maker aziendali.
Ma veniamo all’applicazione pratica della teoria.
Abbiamo deciso di sviluppare un caso reale che copra i seguenti aspetti:
- come formulare uno slogan contaballista
- se sia vero che la pubblicità contaballista A vince su quella sobria B
- con quale scarto
- quali siano le differenze (se ci sono) tra i clienti attratti da A e quelli da B
- e infine come incanalare le aspettative dei clienti attratti da A in modo da non sembrare cialtroni
Si tratta di un progetto “sacrilego”. E lo definisco sacrilego perché stiamo per dare alle stampe una nuova pubblicazione
Ma riparlerò dell’iniziativa anche nei prossimi giorni.
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