Un affezionato lettore di questa newsletter mi ha segnalato una storia simile a quella del Fruttivendolo
Digitale.
Colgo l’occasione per ringraziare Gianni e riproduco qui la sua testimonianza perché contiene diversi spunti
su cui riflettere:
Da tempo avevo adocchiato il mio fruttivendolo, un giovanotto albanese, arrivato 20 anni fa in Italia a piedi attraversando i Balcani. Completamente integrato, parla molto bene persino il dialetto bolognese ma non credo abbia studiato marketing.
Nonostante ciò utilizza un metodo di vendita fantastico:
una headline scritta con il pennarello con una spiegazione o un aggettivo a fianco al prezzo del prodotto, meglio ancora se è un superlativo assoluto.
Le arance Tarocco sono dolcissime, il pomodoro Riccio di Marsala è freschissimo, la mela Kanzi è della nuova raccolta, il radicchio Trevigiano lavorato nelle vasche di acqua ghiacciata, la patata della Sila coltivata in terreno ferroso, i carciofi della Sardegna saporitissimi e così via
Mi sono reso conto che questa tecnica agisce a livello subliminale quando un cliente pensionato, saggezza
antica!, intervenendo sulla richiesta di una cliente che chiedeva se le Fragole di Candonga fossero dolcissime come recitava il cartello, ha risposto:
– “Signora se ascolta questo qui, le dice che anche i limoni sono dolcissimi!”
Tutti i Clienti in negozio sono scoppiati a ridere e da allora al posto del nome albanese, impronunciabile, tutti
chiamano il fruttivendolo “DOLCISSIMO”!
Morale:
Nel marketing un’idea conta più dello strumento.
Anche idee semplici e scritte a mano su un cartoncino possono essere più efficaci di un funnel
digitale creato con un software complicato.
Le soluzioni di marketing digitale che proponiamo cercano sempre di essere semplici.
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P.S.:
prometto di non parlare più di fruttivendoli per un po’ 😉