Il progresso sarà anche una bella cosa ma genera pure dei grandi casini.
Stamattina stavo facendo una cosa banalissima, finché il software che utilizzavo ha fatto le bizze e sono stato costretto a perdere 45 minuti di tempo dico 45 (non 4 o 5) con la chat di supporto.
Sono imbufalito.
Il digitale ha portato opportunità di automazione impensabili, ma NON MI SI VENGA A DIRE CHE E’ TUTTO ROSE E FIORI.
Sarà anche tutto semplice, ma ormai se non vivi con un sistemista al seguito, sei fritto.
A me va di lusso che sono un minimo smanettone e in molte cose riesco a districarmi anche da solo.
Ma uno che non lo è, come fa?
Tre scenari:
- Devi avere un sistemista appollaiato sulla tua spalla 24 ore su 24.
Però: intanto non è facile trovarli. Poi costano, e non tutti possono permetterselo full-time. E anche quando ce l’hai non puoi mica abbassare la guardia, anzi devi seguirlo perbene… sennò ti farà bene la parte tecnica, ma siccome (giustamente) non è un commerciale, non capirà a fondo i tuoi obiettivi di marketing e vendita, per cui farà qualcosa che devi poi rivedere trenta volte.
Perdendo tempo tuo, e facendo passare un tempo interminabile tra la tua idea e la sua realizzazione.
. - Oppure devi avere un’agenzia web che ti segua.
La quale agenzia, essendo costituita 9 volte su 10 da ex-smanettoni evoluti, fa bene le cose tecniche ma va seguita anche lei, sennò ti fa gli stessi danni del sistemista di cui sopra. Con l’aggravante che poi si offende anche, se le dici che è tutto da rifare.
. - Oppure ti scoglioni e rinunci, e ti accontenti di fare il minimo sindacale.
Ma non hai nessuno strumento di controllo, qualunque cosa ti raccontino devi crederci, e hai comunque la sensazione di spendere soldi inutilmente (il che è spesso vero).
E purtroppo secondo me la stragrande maggioranza delle piccole imprese italiane è proprio in questa condizione.
La verità è che non c’è mai stato un tale livello di complessità tecniche che confondono le idee ai titolari della PMI e ai professionisti del marketing e della vendita:
siti, blog, payperclick, adwords, facebook, linkedin, youtube, social, mobile marketing, pixel tracking, analytics, funnel, exit popup, retargeting, remarketing, domain, subdomain, wordpress, plugin, shortcode, trentamila dimensioni di banner, cookie, privacy policy, link, url di destinazione, landing page, squeeze page…
…MA VAFFANPAGE!!!
Vogliamo restituire a chi si occupa di business il tempo necessario per vendere i suoi prodotti, porca miseria???
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Questa è proprio una delle finalità della nuova newsletter cartacea.
Perché tra i suoi contenuti ci saranno di volta in volta anche le scorciatoie per liberare gli uomini di marketing e di vendita dalle menate tecniche, e per ridare loro il tempo di pensare e di occuparsi delle questioni di business, anziché di quegli stramaledetti pixel di conversione.
Ti prometto che ti spiegherò dove e come metterli, ‘sti c… di pixel, così poi non devi più pensarci e puoi pensare soprattutto al TUO business, non al PayPerClick di Google o di Facebook o di Linkedin o al retargeting o al vattelapesca.
Inoltre la newsletter sarà SOLO SU CARTA proprio per costringerti a ritagliarti un momento di riflessione lontano da computer, tablet, e cellulare.
Aria. Ossigeno. Pensare.
E poi tempo per AGIRE. FARE. VENDERE.
Fine della sudditanza psicologica e del rigetto verso tutta quella paccottiglia tecnica per smanettoni.
Il digitale asservito al business, e non viceversa.
Evviva.
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