Le aziende che usano il direct marketing cartaceo sono in via d’estinzione.
Perché?
Ci sono alcune “motivazioni” che sento citare spesso:
- non funziona più
- costa troppo
- è antiquato
Interessante… vediamole in dettaglio.
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Non funziona più
Cosa significa non funziona più?
Coloro i quali affermano che i maling cartacei non funzionano più, li hanno mai provati?
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E poi, nello specifico, COSA hanno provato?
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Hanno fatto un’azione di direct response marketing, finalizzata a ottenere una risposta su un target preciso? Oppure (più verosimile) hanno spedito a pioggia un bellissimo e inutile catalogo a 10.000 aziende non profilate, per mostrare orgogliosi come sono bravi?
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Costa troppo
Per costare, costa. Nel senso che ha un costo di produzione: stampa, imbustamento, affrancatura.
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Ma per dire che costa “troppo”, bisognerebbe capire cosa significhi “troppo”.
Troppo rispetto al costo zero delle email?
Troppo rispetto all’advertising su Facebook?
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In realtà, ciò che conta nel direct marketing dovrebbe essere il RITORNO, ovvero il COSTO PER LEAD, non il generico “costo”.
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E’ antiquato
Invasi come siamo dall’onnipresente web e dai social media, spedire una lettera cartacea sembra una cosa da dinosauri.
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Eppure gli strumenti di marketing non hanno una scadenza come uova e latticini.
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Per cui non si dovrebbe rottamare uno strumento in base all’età, bensì in base ai risultati. E qui torniamo al primo punto ed entriamo in un loop infinito.
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E se anziché “motivazioni” fossero solo SCUSE?
Ad insinuare questo dubbio, oggi arriva in aiuto un esempio del tutto inatteso.
Che dice più di mille parole. Ed è clamoroso: tieniti forte perché resterai molto stupito.
Eccolo qui:
Servono altre parole?
Il Re del Web spedisce lettere di carta ai clienti, per sviluppare l’utilizzo dei suoi prodotti.
Come mai non ha mandato delle email?
Meditiamo, meditiamo…
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