C’è un web marketer italiano che apostrofa provocatoriamente i suoi follower chiamandoli “mentecatti”.
E’ un posizionamento che ricorda quello di un signore americano che faceva la stessa cosa anni fa, con lo pseudonimo di “The Rich Jerk” (il Ricco Stronzo): un misto di arroganza, strafottenza, ostentazione di ricchezza, e sprezzo per chi è povero-quindi-sfigato.
Ad alcuni poteva dare fastidio, ma commercialmente funzionava bene, e suppongo che verso un certo target funzioni bene anche adesso.
Ma al di là di ogni giudizio sull’opportunità di una simile scelta, c’è una cosa sulla quale concordo, almeno in parte, col giovane provocatore nostrano:
quello italiano è davvero un mercato… “mentecatto”.
Mi spiego.
Non penso che siano mentecatti i singoli (a parte qualche eccezione).
Ma è sicuramente diventato mentecatto il “sistema-mercato” italiano, che induce un numero sempre maggiore di decision maker aziendali a comportarsi come non si sarebbero mai comportati fino a qualche anno fa.
Nel senso che operiamo in un contesto così imbarbarito, che sempre più manager e imprenditori si aggirano impettiti per non mostrarsi nudi dalla vita in giù, con una mano davanti ed una dietro. E rimandano all’infinito gli investimenti centellinando la liquidità, perché sperano così di continuare a sopravvivere finché verranno tempi migliori. Si illudono che sia una fase passeggera, e non vogliono arrendersi all’evidenza che invece viviamo una tendenza irreversibile. Sono diventati cinici e opportunisti come mai prima d’ora: mors tua vita mea. Cercano di comprarsi le Ferrari pagandole come le Cinquecento. Oppure chiedono di pagare solo a risultato acquisito, sperando di scaricare sul fornitore l’onere di produrlo. Oppure non accettano di mettere in dubbio che potrebbe essere il loro prodotto che non interessa… oppure non vogliono riconoscere di avere dei venditori che non sanno vendere in un mercato diventato più difficile… oppure… oppure…
… ci sono decine di ’oppure’ che potremmo citare.
Le evidenze sono sotto gli occhi di tutti.
Quanti nostri clienti hanno visto dilatarsi in maniera assurda la durata media delle trattative?
Quasi tutti.
Quanti nostri clienti non ricevono più nemmeno risposta dopo che hanno mandato un’offerta, nemmeno uno straccio di “No, grazie, abbiamo scelto un altro fornitore”.
Quasi tutti.
Quanti nostri clienti, se vendono anche all’estero, preferiscono concentrarsi sui paesi stranieri piuttosto che sull’Italia?
Quasi tutti.
Quindi?
Quindi il mercato italiano è un mercato… mentecatto.
Inutile filosofare sulle cause. Ormai è così, punto.
Piuttosto chiediamoci: cosa si può fare?
Questa è la nostra ricetta, semplice semplice:
1.
Se puoi operare anche all’estero, rivolgiti sempre di più verso i mercati esteri.
Come?
Per sapere se e come potremmo aiutarti, parlaci qui del tuo progetto.
2.
Se invece puoi operare solo in Italia, prendine atto, rimboccati le maniche, smettila di piagnucolare, e fai quello che serve per uscire dal pantano.
Ma sbrigati. Decidi in fretta.
E ti avviso:
per vedere i risultati, ci metterai più tempo di quanto ce n’è voluto fino a qualche anno fa. Dovrai investire più soldi di quanti ne occorrevano fino a qualche anno fa. Lungo il percorso avrai molte più delusioni. E ti arrabbierai molto, ma molto di più.
Insomma, sarà tutto più faticoso, lento, e difficile.
Ma si può fare.
Se vuoi che ti aiutiamo nel percorso, clicca qui per una Strategy Session gratuita.
Alla fine solo le aziende che avranno saputo reagire al cambiamento sopravviveranno e prospereranno, come l’homo sapiens.
Adesso a te la scelta: